Il maestro Baleotti
si era da sempre interessato alle filosofie orientali e allo
yoga, ma la necessità di preservare il proprio corpo
dai danni che il karate gli avrebbe causato a lungo termine
lo spinge ad avvicinarsi maggiormente alla pratica dell'Hata
Yoga. |
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Nel 1978 incontra Dada Janaka, Avveduta di Ananda Marga (India),
che gli concede la Prima Iniziazione e gli fa conoscere il guru Sri Sri Anandamurti,
che gli concede l'iniziazione alla meditazione.
L'anno seguente si reca in
India dove si perfeziona nella pratica dell'hata yoga ma soprattutto diventa
Aciara tramite l'iniziazione del Tandava, in seguito alla quale riceve il
nome di Sukuma (l'uome che ha sempre ragione). Per un breve periodo insegna
anche karate ai monaci guerrieri dell'Ananda Nagar. Rientrato in Italia,
con gli anni progressivamente si allontana dal karate per dedicarsi quasi
interamente all'insegnamento dello yoga fondando una sua scuola e iniziando
a formare degli istruttori, che dall'anno 2000 vengono anche riconosciuti
dalla UISP. Ad oggi esistono circa una sessantina di Istruttori formatisi
presso il maestro Baleotti che insegnano in varie zone d'Italia, ma principalmente
a Bologna e zone limitrofe. |
L'assenza di un insegnante che lo guidasse direttamente
unita alle limitazioni che una lunga pratica fatta di continui traumi
e forti contrazioni aveva
imposto al suo corpo lo obbligarono a uno studio molto preciso
delle cause che determinano una mobilità limitata del corpo, e lo spinsero a
creare un approcio personale e innovativo all'hatha yoga caratterizzato
da un vasto uso di attrezzi come sedie, corde o tondini di legno.
Questo
metodo in seguito si è rivelato efficacissimo e ha permesso anche
a persone in etˆ avanzata o con grossi problemi di mobilità di
ottenere risultati sorprendenti sul proprio corpo. |