Sotto la guida del maestro
Shirai lui e le altre cinture nere formatesi presso l a
palestra Kodokan formeranno in seguito il nucleo della
nazionale italiana di karate; nella quale a partire dai
campionati mondiali di Tokyo del 1972, conclusi con un
prestigioso secondo posto, rivestirà il ruolo di capitano per
circa dieci anni. Nel 1985 otterrà; il sesto DAN. In questa
foto si può riconoscere il maestro Baleotti (primo da destra),
il maestro Shirai (secondo da destra), il maestro Kawamuka
(quinto da destra) e alcuni membri della squadra di karate
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Intanto nel 1970 diventa istruttore del CAI (Club del karate Alpino Italiano). La passione per la montagna lo porterà nel 1975 nel Karakorum sull' Himalaya, in Pakistan, sulla cima del quale pianterà il vessillo della fratellanza nternazionale. Il maestro Baleotti si era da sempre interessato alle filosofie orientali e allo yoga, ma la necessità di preservare il proprio corpo dai danni che il karate gli avrebbe causato a lungo termine lo spinge ad avvicinarsi maggiormente alla pratica dell'Hata Yoga. L'assenza di un insegnante che lo guidasse direttamente unita alle limitazioni che una lunga pratica fatta di continui traumi e forti contrazioni aveva imposto al suo corpo lo obbligarono a uno studio molto preciso delle cause che determinano una mobilità limitata del corpo, e lo spinsero a creare un approcio personale e innovativo all'hatha yoga caratterizzato da un vasto uso di attrezzi come sedie, corde o tondini di legno. Questo metodo in seguito si è rivelato efficacissimo e ha permesso anche a persone in etá; avanzata o con grossi problemi di mobilità di ottenere risultati sorprendenti sul proprio corpo. Nel 1978 incontra Dada Janaka, Avveduta di Ananda Marga (India), che gli concede la Prima Iniziazione e gli fa conoscere il guru Sri Sri Anandamurti, che gli concede l'iniziazione alla meditazione. L'anno seguente si reca in India dove si perfeziona nella pratica dell'hata yoga ma soprattutto diventa Aciara tramite l'iniziazione del Tandava, in seguito alla quale riceve il nome di Sukuma (l'uome che ha sempre ragione). Per un breve periodo insegna anche karate ai monaci guerrieri dell'Ananda Nagar. Rientrato in Italia, con gli anni progressivamente si allontana dal karate per dedicarsi quasi interamente all'insegnamento dello yoga fondando una sua scuola e iniziando a formare degli istruttori, che dall'anno 2000 vengono anche riconosciuti dalla UISP. Ad oggi esistono circa una sessantina di Istruttori formatisi presso il maestro Baleotti che insegnano in varie zone d'Italia, ma principalmente a Bologna e zone limitrofe. |
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